Nel rilevante flusso di turisti che ogni anno giungono a Portofino per godere delle bellezze naturalistiche di questo “paradiso” italiano, c’è un segmento in continua crescita.
Stando ai dati ufficiali forniti da uno studio condotto dalla Facoltà di Economia, dell’Università degli Studi di Genova, infatti, sarebbero stati più di 90 mila i crocieristi che durante la scorsa stagione sono sbarcati a Portofino e a Santa Margherita, per una spesa complessiva che sfiora gli 11,3 milioni di euro, cui hanno beneficiato le infrastrutture portuali, gli operatori della filiera (a monte e a valle), i negozi, i ristoranti e l’indotto indiretto.
Ma non solo: stando agli elementi statistici più profondi dell’indagine condotta dalla Facoltà, infatti, la spesa pro capite di coloro che scelgono di effettuare un’escursione sarebbe salita a 116 euro, contro gli 85 euro spesi da coloro che invece hanno preferito una visita “libera” (e, pertanto, non organizzata), e contro i 150 euro pro capite da parte di coloro che hanno optato per una crociera “di lusso”, potendo disporre di una maggiore capacità di spesa.
Ai dati di cui sopra, già di per sé molto rilevanti e apprezzabili, si aggiunga altresì l’indotto commerciale generato da coloro che visitano Portofino per lavoro: il personale di bordo e l’equipaggio delle navi da crociere che scende a terra avrebbe generato, nell’ultima stagione, una spesa di oltre 2,6 milioni di euro.
In ulteriore aggiunta, l’indotto generato dalle entrate erariali, considerato che chi sbarca a Portofino e a Santa Margherita paga delle tasse portuali che, per la stagione scorsa, sono ammontate rispettivamente a 380 mila euro e 48 mila euro, con una ricchezza complessiva di 428 mila euro.
Dati molto importanti per l’economia della regione. I quali, visto e considerato il crescente appeal per le crociere nell’area, sono previsti in nuovo rimbalzo per il 2012 e il 2013.