Civita Castellana: l’arte della ceramica da secoli

Civita Castellana: l’arte della ceramica da secoli

Civita Castellana è una città molto antica che si trova nel nord del Lazio, vicino al confine con l’Umbria. Le origini della sua storia risalgono a otto millenni fa, per merito di una tribù italica nota come Falisc.

La città fu poi colonizzata durante l’età del ferro, e originariamente chiamata Falerii; successivamente i Falisci si allearono con gli Etruschi per combattere contro i romani e la loro opera di colonizzazione, ma furono sconfitti a ripetizione.

I Romani infine li conquistarono nel 396 a. C e saccheggiarono la città, costringendo la popolazione locale a trasferirsi in una nuova città posta sotto la Vecchia Civita Castellana, che venne di seguito ripopolata nel Medioevo, erigendovi i monumenti e il piano di strada che si può ammirare ancora oggi.

La struttura meglio conservata e più interessante è sicuramente la fortezza pentagonale, la Rocca dei Borgia, costruita nel 1492, oggi in grado di ospitare il museo archeologico, che espone manufatti riguardanti 6.000 anni di storia locale.

La cattedrale di Santa Maria Maggiore è una fusione di stili romanico e bizantino. Costruita nel 1210, ha un trionfale arco che conduce al portico d’ingresso: all’interno ci sono sorprendenti mosaici e colonne antiche riciclate da edifici romani che un tempo sorgevano nelle vicinanze.

Civita Castellana è inoltre uno dei più importanti fabbricanti italiani di prodotti commerciali in ceramica, tra cui le piastrelle da cucina e per il bagno, ed è costellata da molti piccoli laboratori che producono articoli fatti a mano e, naturalmente, oggetti in ceramica.

I depositi di argilla pura della zona sono stati utilizzati fin dai tempi antichi dai Falisci per realizzare degli oggetti di alta qualità: grazie a essa furono create ceramiche pregiate, attingendo da disegni grechi ed etruschi e dalle loro tradizioni.

Nel corso dei secoli la città ha mantenuto la sua identità di centro di ceramica artigianale tanto che anche Napoleone ne elogiò la sua qualità.