Ussita

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Ussita, provincia di Macerata, sorge nel cuore del Parco dei Monti Sibillini.

Un luogo incantevole, ricco di storia ma anche di una natura rigogliosa, dove soggiornare lontano dal caos delle grandi città.

E, in inverno, via libera alla pratica degli sport invernali: sci, snowboard e nordik walking, grazie alle vette innevate dell’Appennino marchigiano.

Ussita e la frazione di Fortignano sono mete estremamente versatili per il turismo. D’estate, si organizzano nel paesaggio montano dell’Appennino itinerari di trekking incantevoli: dal Grande Anello dei Sibillini ai percorsi in mountain bike verso Passo Cattivo e le Gole dell’Infernaccio.

Imperdibili anche le passeggiate fino ai rifugi in quota (Rifugio Casale, Rifugio Fargno e Cristo delle Nevi), grazie all’apertura estiva della seggiovia di Selvapiana.

Si possono anche visitare le cittadine dei dintorni, in un raggio di 30 km da Ussita, per i turisti che si spostano in auto o moto.

Gli amanti del brivido dell’avventura, possono invece cimentarsi con i percorsi impegnativi dell’alpinismo su roccia, con pareti dal dislivello fino a 1000 metri.

In alternativa, canyoning e rafting nelle rapide del Fiume Corno (Norcia). In inverno, Ussita si trasforma in una stazione sciistica di pregio, con 14 km di piste (totale 7 piste più il campo scuola a valle), servite da 8 impianti di risalita.

Data la popolarità dello snowboard, la Stazione sciistica di Fortignano, sta costruendo un apposito snowpark. Gli sciatori esperti, hanno invece a disposizione percorsi di fuoripista nel silenzio delle colline della stupenda Val di Bove. La sera, poi, tutti al Palaghiaccio.

Con i suoi sei hotel, un affittacamere, un rifugio nel quale si può alloggiare e un bed&breakfast, Ussita offre ai turisti un’ampia scelta di strutture ricettive. Dal punto di vista enogastronomico, a Ussita, si può gustare la cucina marchigiana, fatta di piatti poveri della tradizione contadina ma molto saporiti e di qualità pregiata.

Da provare, senza dubbio, i formaggi: caciotte, ricotta fresca e salata e l’immancabile pecorino dei Sibillini, reso più gustoso dai pascoli fatti anche di erbe aromatiche. Funghi e legumi, sono invece alla base di molti dei piatti tipici. Il re degli ingredienti, è comunque il tartufo, tipico della tradizione toscana e marchigiana.

Ottima anche la carta dei vini: dal bianco “Verdicchio di Matelica DOC, prodotto con uve chardonnay, al “Marche Rosso San Leopardo”, un vero mix delle uve migliori, Cabernet Sangiovese, Ciliegiolo e Merlot.